Riforma Sanità 2015 – il trattamento dialitico non si tocca
In queste ore, molte fonti giornalistiche citano quest’estratto della nuova riforma alla Sanità 2015:
Dialisi. Per quanto riguarda la dialisi, “le condizioni di erogabilità sono riservate alle metodiche di base (domiciliari e ad assistenza limitata) che risultano appropriate solo per pazienti che non presentano complicanze da intolleranza al trattamento e/o che non necessitano di correzione metabolica intensa. Si tratta di 2 prestazioni”. Testo esteso qui (link al quotidiano La Repubblica).
Tale estratto, per altro scritto in maniera oscura e molto superficiale, non parla assolutamente di TAGLIARE LE SPESE PER IL TRATTAMENTO DIALITICO. Infatti:
Per quanto riguarda i tipi di vincolo le condizioni di erogabilità prevedono che la prestazione a carico del Servizio sanitario nazionale (Ssn) sia “limitata a specifiche categorie di destinatari, e/o per particolari finalità, condizioni o indicazioni cliniche”. Le indicazioni di appropriatezza prescrittiva, invece, rappresentano i suggerimenti “per aiutare il medico prescrittore nella prescrizione appropriata e forniscono alle Asl/Regioni elementi conoscitivi per governare il sistema”. Nessuna limitazione o indicazione è stata proposta per le visite specialistiche.
In buona sostanza, ci sono tre motivi per stare tranquilli, sopratutto per i malati di reni già in trattamento dialitico (ovvero emodialisi, dialisi peritoneale), lo spiega bene un comunicato del GIMBE:
- se è ovvio che la dialisi domiciliare può essere prescritta ai pazienti senza comorbidità, è difficile che i pazienti dializzati a domicilio non abbiamo comorbidità;
- in assenza di servizi in grado di rispondere in modo efficace e tempestivo a eventuali complicanze, nessun nefrologo prescriverà mai una dialisi domiciliare;
- la correzione metabolica intensa non esiste, tranne nei pazienti in rianimazione.
Ovvio è che, leggendo con un minimo di cognizione di causa e non dalla frettolosità dei canali multimediali che ci stanno bombardando di false notizie, i trattamenti dialitici (in tutte le forme) continueranno ad essere erogati come adesso, probabilmente però con un occhio di riguardo per alcuni tipi di dialisi (Domiciliare, Rianimazione).
Spero che molti si prendano la briga una volta per tutte di leggere bene i comunicati stampa che arrivano in queste ore e che si accertino della bontà della fonte. Canali come Affariitaliani, Notixweb e altri, creano contenuti fuffa senza alcun tipo di approfondimento, lasciando i lettori sconcertati e sopratutto senza una notizia che abbia chiarito la posizione, senza cognizione di causa, appunto. Se avete dubbi, contattateci o contattate l’associazione di riferimento per gli emodializzati ANED, la quale ancora una volta rassicura:
Siamo in attesa di leggere dettagliatamente il decreto e di confrontarci con il presidente SIN per capire il significato di questa frase che sembrerebbe non cambi nulla rispetto a quando si fa oggi e cioè che la dialisi domiciliare e ad assistenza limitata viene proposta ai pazienti che ne hanno le caratteristiche cliniche.
Dovessero esserci chiarimenti e sviluppi, inoltreremo le notizie, come di consueto. Non smettiamo mai di tenere la guardia alta e facciamoci carico anche dei nostri diritti di pazienti.
Grazie per l’attenzione e buona vita!
Mirko Dalle Mulle