È SEVERAMENTE VIETATO LEGGERE

1275919342cugia_web1Immaginate se dal giorno alla notte il governo ci proibisse di leggere libri. Vi svegliate, fate colazione, uscite di casa e tutte le librerie della città, comprese le biblioteche pubbliche, hanno le saracinesche abbassate e sono piantonate dall’esercito. Ebook oscurati. Chiunque sarà trovato con un libro sotto il letto, trenta giorni di carcere. A chi spaccia saggi, biografie, poesie o, peggio ancora, fiabe: pena di morte. Che accadrebbe in Italia? Lo stesso che in America durante il proibizionismo: ci ubriacheremmo di romanzi in cantine malfamate, rischieremmo la galera per un capitolo di Anna Karenina, pagheremmo cento, anche duecentocinquanta euro a pusher letterari orrendi e butterati pur di lasciarci sfogliare per un’ora America di Kafka o Profumo di Süskind, accovacciati come eroinomani in un vicolo cieco, con un palo che fischia per avvisarci se passa la volante.
È severamente vietato leggere. Affiggete questo cartello ovunque, sugli autobus e nelle metropolitane, nei parchi e nei supermercati, tappezzate di manifesti i muri delle nostre città e vedrete che migliaia di black bloc li imbratteranno con i loro spray: “Bastardi”, “Sbirri dei libri a morte!”, “Romanzo libero”. Ci strapperemmo Manzoni dalle mani.
Invece si susseguono campagne lagnose che invitano alla lettura col risultato che tutti pensano che palle. Se la vietassero lo troveremmo più eccitante che scopare. Non si può fare? Pazienza. C’è un’altra possibilità. Una seconda chance.
Piazzare uno specchio di fronte alle palestre, ai centri massaggi, alle profumerie, soprattutto davanti agli studi di chirurgia estetica. Dimostrare all’Italia che chi legge è più bello degli altri, sempre. Non sto a spiegarvi il perché, ma è così, garantito. Potete rifarvi le labbra o il seno, dimagrire o esibire i muscoli di Mike Tyson, ma nulla potrà mai eguagliare la bellezza e la luce di chi legge.
Ora guardate riflessa in quello specchio l’Italia di oggi, sia quella dei governanti che quella dei governati. Rispetto al passato c’è un’esplosione incredibile di facce da scemo.
Anche la mia, di tanto in tanto, è così.
Per fortuna dispongo di una equipe di chirurghi estetici internazionali: Balzac, Proust, Stevenson, Kafka e Borges. E me la rifaccio.
Non dimostro dieci anni di meno, ma divento immortale.

Diego Cugia – Jack Folla – È SEVERAMENTE VIETATO LEGGERE