ANED alla Rimini Marathon

A key of … happiness!

Ho passato un ottimo fine settimana in compagna di persone che nel corso del tempo comincio a conoscere sempre di più. La Rimini Marathon per me è stato un bel punto di incontro tra sport, stare bene e divertimento.
Il tutto è partito dalla volontà di alcune ragazze delegate di ANED Emilia Romagna, già attive in altri ambiti, che si sono volute cimentare in un’avventura molto intrigante, ovvero inserisi all’interno di una maratona molto importante.
Volontà che parte da un semplice presupposto: parlare di donazione degli organi.

Tutto questo sembra molto semplicistico, ma non lo è. In un momento in cui c’è una forte crisi di valori e purtroppo anche economica, un momento dove il volontariato a volte fà fatica a far arrivare il proprio messaggio civico, è di fondamentale importanza “chiedere una mano” a chi può darti una mano, perchè organizzare da soli un evento ormai è diventata una cosa impossibile, dal punto di vista economico, ma sopratutto dal punto di vista logistico e organizzativo. Come hanno fatto gli amici dell’assocazione WPIM, gli spingitori di carrozzelle, che hanno partecipato anche loro alla gara!

Ma grazie a Lia, Elisa, Marika e Denise è partito quindi questo evento. Hanno organizzato un bel stand all’interno del capannone che ospitava altre situazioni di volontariato, organizzative e di sponsor. Per noi ANED, l’iscrizione prevedeva anche una maglietta personalizzata con il logo del gruppo “Camminatori Dializzati e Trapiantati“, oltre che la maglietta dell’evento correlato family run “shut up and run”! Fantastico!

Partenza…via!

Partenza della nostra Family Run verso le 9.30 di domenica 26 aprile con il tempo un po’ bizzoso, che ci ha regalato anche qualche goccia di pioggia che faceva temere il peggio. Ma c’eravamo e credo che partire assieme ad oltre 3000 persone tra atleti e famigliari, sia una cosa davvero da provare!
Il nostro percorso era molto bello e facile, lungomare, un po’ di strada con il traffico e poi il grande parco, l’arrivo in centro città dove c’era una folla enorme che ci aspettava. Io alla fine mi sono attardato ad aspettare i “ragazzi” che andavano più piano, ho avuto il piacere di chiacchierare anche con altre persone che non erano del nostro gruppo, il piacere di vedere con “calma” gli altri maratoneti che ci passavano di fianco ad un certo punto. La bella sensazione di aver fatto qualcosa di nuovo per me, nell’anno del mio 17esimo di trapianto, una nuova scoperta!

Un arrivo in compagnia, abbracciati per tagliare il traguardo assieme e poi a mangiare, sul prato e sotto un sole che ci stava riscaldando le ossa. Assistere poi alle premiazioni di chi ha corso davvero, al massimo delle loro possibilità agonistiche, quarantadue kilometri di corsa, due ore e mezzo. Macchine da guerra, incredibile.
Il sincero ringraziamento poi da parte della Presidente ANED Valentina Paris, sottolineando che la Rimini Marathon quest’anno si era arricchita di qualcosa di prezioso e particolare, noi trapiantati e dializzati abbiamo percorso quelle stesse strade dove sono passati  i campioni, con i nostri difetti e le nostre forze.

Tutti uniti.

E’ stato bello, è stato grande. Potrà sembrare anche che abbiamo fatto una passeggiata di 9 km alla fine, ma non è così. E’ quello che successo dentro, che ha importanza. L’umanità, le parole, gli sguardi, i sorrisi.
Provare per credere. Ci rivedremo ai giochi Nazionali per Dializzati e Trapiantati?

Grazie a Lia e alle altre ragazze che ci hanno ospitato, speriamo in un bis il prossimo anno!

Su Facebook, le foto dell’evento.

Mirko Dalle Mulle