Firma per eliminare i ticket dai farmaci Salvavita!

Questa petizione non ha valore legale, ma ha un forte valore per noi persone che viviamo grazie a questo tipo di medicinali. Facciamoci sentire…tutti uniti per una volta!

https://www.change.org/p/trapiantati-dializzati-trapiantati-di-rene-trapiantati-di-fegato-firma-per-eliminare-i-ticket-dai-farmaci-salvavita

>>> ATTENZIONE – RACCOLTA FIRME FINITA!! La battaglia è stata vinta! Le Firme verranno comunque raccolte e mandate ad ANED Onlus, come testimonianza dell’evento. Grazie a tutti! ::::<<<

Brutta batosta per i trapiantati in Puglia. Dal 16 aprile, infatti, per il farmaco “Sandimmun Neoral” dovranno sborsare da 31 a 84,57 euro di ticket per ritirare il prodotto destinato a prevenire il rigetto dell’organo trapiantato. “È una situazione assurda e impossibile da sostenere per chi vuole continuare la terapia salvavita con il farmaco originale”, dichiara Francesco Niglio, delegato dell’associazione nazionale Emodializzati Dialisi e Trapianto. Solo due regioni in Italia (Puglia e Sicilia) hanno adottato il provvedimento che graverà per circa 350 euro al mese sulle tasche dei pazienti. Per di più, il generico equivalente pare esista solo sulla carta. L’effetto è disastroso, con il ritorno alle liste d’attesa (che possono addirittura essere di 10 anni) e la trafila della dialisi: “Restare 12 ore legati ad una macchina significa dipendere totalmente da essa, lasciare ogni cosa in secondo piano, famiglia compresa. E quando il trapianto è particolare, come il polmone, l’attesa estenuante significa rischiare la vita…”. Ecco perché la decisione presa a Bari, seppur giustificata da ragioni economiche, “è inaccettabile”.

“Da parte degli amministratori regionali che hanno studiato questa legge – prosegue -, è mancato ciò che è o dovrebbe essere il fondamento dell’etica e del buonsenso, quello di informare gli specialisti medici che dovrebbero controllare la conversione dal farmaco originale al generico, in modo da evitare qualsiasi problema legato a questa delicata manovra terapeutica”. Prima di aggiungere: “Per doverosa precisazione evidenzio come, al momento, comunque sia il farmaco generico sia reperibile con estrema difficoltà in tutte le farmacie della nostra regione ma soprattutto credo che chi abbia con grande superficialità emanato tale norma, abbia dimenticato che – anche se fosse disponibile il generico – ci sarebbe la logica corsa dei trapiantati ad accaparrarselo, determinando, poi, l’impossibilità per le farmacie di poter rispondere positivamente alle ulteriori richieste”.

Secondo il delegato A.N.E.D. “probabilmente gli amministratori regionali nel programmare la misura di legge non hanno considerato che la mancata assunzione del ‘Sandimmun Neoral’, la non disponibilità del generico e/o la impossibilità economica di acquistare il farmaco originale, potrebbe causare il rigetto dell’organo trapiantato una situazione di estrema sofferenza con ovvio pericolo di vita”. E aggiunge: “A commentare tale assurda disposizione sembrerebbe che la salute non sia un bene primario da tutelare per gli amministratori della nostra regione, poiché non si può sottacere che la legge in oggetto è al momento in vigore solo in Sicilia e in Puglia mentre nelle altre regioni d’Italia il farmaco salvavita è assolutamente esente da qualsiasi forma di pagamento”

Il delegato per la provincia di Foggia e componente del comitato pugliese dell’Associazione Nazionale Dializzati e Trapiantati, chiede ufficialmente che i competenti uffici della regione Puglia ritirino con effetto immediato “tale iniqua e vergognosa norma, sicuramente lesiva del diritto alla “salute”. “Il bene salute non può e non deve essere oggetto di mera speculazione politica in ragione di una economia del bilancio di una regione che stride rispetto ad evidenti sprechi di altra natura che la stessa politica quotidianamente esprime”.

Francesco Niglio conclude: “Tanto dovevo come trapiantato e come rappresentante di una associazione di pazienti che sarà sempre in prima linea a tutela dei nostri diritti; ma con orgoglio evidenzio altresì come ci sia in questi momenti la piena e totale solidarietà e presenza costante al nostro fianco del professor Giuseppe Grandaliano, direttore della Cattedra di Nefrologia e Trapianti degli Ospedali Riuniti e di tutto il personale medico che segue i trapiantati con dedizione e grande professionalità”.