Dedicato a Micaela

LETTERE AL DIRETTORE – Sabato, nel pomeriggio, in un duomo gremito c’è stato l’ultimo saluto ad una donna speciale, no, ad una donna come tante, Micaela, di nazionalità rumena, venuta in Italia per assicurare ai suoi due bambini un avvenire più sereno. Si era ben ambientata in Alessandria e la vita della famigliola scorreva tranquilla. Casa e lavoro e tanto amore non solo per i “suoi” , ma anche per il suo prossimo.

Poi improvvisa è arrivata la tragedia, la caduta, la dipartita, ma da tanto dolore è nata una speranza, anzi tante speranze perché i suoi famigliari non hanno esitato a dire “sì” alla donazione degli organi. “La donazione non conosce razze, né culture, né religioni” recitava un progetto Aido di qualche anno fa, ed è stato proprio così, ora i suoi organi di donna rumena sono andati a uomini e donne italiani che, grazie a lei, vedranno cambiare la loro vita. Per tanti sarà una nuova vita tutta diversa, più consapevole, più colorata come i palloncini rossi dell’Aido che una mano gentile ha posto accanto alla sua bara. Sarà una vita certamente improntata ad una imperitura gratitudine verso chi l’ha resa possibile.

24/03/2014
Graziella Giani – Aido Alessandriaredazione@alessandrianews.it Tratto da ALESSANDRIA NEWS .it